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“ENTUSIASTI DI FREQUENTARE AZZOAGLIO BEST EDUCATION ARCHÈ” – 25/01/2023 – “UNIONE MONREGALESE”

“ENTUSIASTI DI FREQUENTARE AZZOAGLIO BEST EDUCATION ARCHÈ” – 25/01/2023 – “UNIONE MONREGALESE”

«Entusiasti di frequentare la scuola Azzoaglio Best Education Archè»
Parlano genitori e nonni degli studenti iscritti alla Scuola paritaria aperta a Mondovì

Una scuola inclusiva, innovativa, interdisciplinare. Ma soprattutto, una scuola che viene apprezzata da chi la frequenta. Questo raccontano le famiglie degli studenti iscritti ad “Azzoaglio Best Education Archè”, la Scuola secondaria di primo grado paritaria aperta a Mondovì. Una scuola che offre una didattica fondata su un modello pensato per seguire l’alunno in modo completo. Con laboratori, potenziamenti sulle lingue straniere (con docenti madrelingua), sulle arti, sullo sport, sul digitale e sulla tecnologia (ogni ragazzo è dotato di un personal computer sul quale è stato installato un filtro per la navigazione sicura in rete). A ogni alunno è affiancato un professore tutor che lo accompagna per tutto il percorso scolastico in particolar modo all’orientamento per le Superiori. Cosa ne pensano le famiglie degli alunni? Ecco le loro testimonianze.

Perché avete scelto la scuola Azzoaglio Best Education Archè?
«Ne avevo sentito parlare e sembrava un’ottima scelta – risponde una mamma –. Quando abbiamo saputo che la scuola avrebbe istituito due borse di studio, abbiamo fatto domanda. Nostro figlio è riuscito a vincerla e così abbiamo potuto iscriverlo. Si è rivelata una scelta perfetta». Le borse di studio, tra l’altro, quest’anno saranno tre. «Ci ha convinti il programma di potenziamento sulle lingue straniere – aggiunge poi un nonno –, in particolare sull’inglese. Mio nipote, che oggi fa la seconda, era davvero interessato a questo aspetto. Così come lo era per quanto riguarda l’attenzione allo sport. Lui pratica tennis a livello agonistico, quindi a volte deve assentarsi per allenamenti o gare, e questa scuola viene incontro alle sue esigenze, consentendogli di recuperare lo studio in altri momenti».

Cosa raccontano i vostri ragazzi quando escono da scuola e tornano a casa?
«Se parliamo dell’aspetto scolastico, ovviamente ci racconta come è andata la mattinata – dice un nonno –, parla delle lezioni, delle verifiche… ma soprattutto si dimostra molto felice delle attività svolte, come la “giornata bianca” o i laboratori. Non lo sento mai fare confronti con gli altri compagni, e credo che questo sia segno di un ambiente molto sereno». «Mio figlio racconta spesso quanto è felice di aver scoperto, grazie a questa scuola, il suo lato artistico – afferma poi un genitore –. È entusiasta dei laboratori di arte e del potenziamento musicale, la sua attività preferita. Ne parla davvero in modo sereno e soddisfatto, così come delle attività sportive». E una mamma aggiunge: «Mi racconta spesso di quanto è felice di avere una scuola in cui esiste il “tutor”, ovvero un insegnante che
dedica una parte delle ore a un singolo allievo e che lo segue da quando entra a quando esce. Credo che sia una cosa importantissima: il tutor permette allo studente di esprimersi e discutere anche su questioni che riguardano la didattica. Mio figlio può chiedere un colloquio in qualsiasi momento, può sfogarsi, esprimere i suoi dubbi su un argomento o un’esperienza, magari anche il suo disappunto, e capire così che ogni esperienza aiuta a crescere. Tutto questo, ovvero la certezza di essere ascoltato e accompagnato, sempre, lo aiuta molto».

Cosa avete trovato di diverso nella scuola e negli insegnanti?
Una madre afferma: «Mio figlio è stato entusiasta delle lezioni fin dall’inizio. Ci ha addirittura detto che, a causa del rapporto stretto che si creava coi professori e col tutor, quasi non sembravano “lezioni scolastiche”. La presenza dei tutor consente agli studenti di confrontarsi, anche sulle problematiche. Crea interazione col docente e fra gli studenti. Il coinvolgimento che si genera in questa scuola è davvero molto positivo». «Mi ha colpito la sensazione positiva che emerge quando mio nipote racconta cosa ha fatto a lezione – aggiunge il nonno di un alunno –, magari semplicemente raccontando quali sono stati gli interventi di una professoressa o come gli sono state spiegate le cose». E infine, un’altra mamma spiega: «Siamo stati colpiti soprattutto dal potenziamento della lingua inglese, una cosa estremamente positiva: si integra a una materia, per esempio alle lezioni di scienze, che viene spiegata direttamente in lingua inglese, ed è una cosa davvero utile e importante». Ricordiamo che il CLIL (“Content and Language Integrated Learning”) si svolge con la compresenza di un docente madrelingua durante le lezioni di scienze e geografia.

Cosa pensate dei laboratori e delle attività pomeridiane?
«Penso che siano un elemento fondamentale di questa scuola – afferma una delle mamme –. Fanno sì che l’allievo possa imparare e apprendere in una forma diversa, collaborativa. Devo dire che mio figlio ne è davvero felice, le ore di laboratorio per lui sono un momento ancora più coinvolgente. E se penso, per esempio, alle ore di lingua straniera… credo siano attività davvero fondamentali».

Ultima domanda: rifareste questa scelta?
«Assolutamente sì», risponde per prima una mamma. «Direi proprio di sì – dice uno dei nonni –. Anzi, speriamo anche di poterla fare fra quattro anni con l’altra nipote». E un genitore aggiunge ancora: «Sì, certamente. È stata una delle scelte più azzeccate. Questo Istituto offre un servizio eccellente e tanto supporto».

Chi desiderasse ulteriori informazioni può scrivere a segreteria@istitutoarche.com, contattare il numero 0174.1968068 o visitare il sito www.azzoagliobesteducation.com